Per circa otto pressioni o piadine:
500 g di farina 0 (nel mio caso 250 g di farina 00 e 250 g di farina di Kamut)
35 g di olio extravergine d'oliva
30 g di lievito di birra
200 ml di acqua tiepida o latte
Due pizzichi di sale
1 Cucchiaino di zucchero
Disporre la farina fontana sul tagliere, incorporare l'olio, aggiungere il sale.
Aggiungere l'acqua tepida dove avrete precedentemente sciolto il lievito di birra, lavorare il tutto fino ad ottenere un impasto omogeneo.
Dividerlo in otto palle e lasciarlo riposare per circa 30 minuti sotto un tovagliolo.
Stendere le pagnottine con il mattarello fino ad ottenere dei dischi dici per 25 cm di diametro e 3/4 mm di altezza. Io l'ho stesa più sottile perché a me piace così, ma la vera piadina romagnola è più spessa della mia!
Nel frattempo scaldare la teglia di terracotta, di ghisa o anche antiaderente come nel mio caso, una volta calda porre le piadine sopra di essa per qualche minuto girandole tramite un coltello a lama lunga, ultimata la cottura farcire a piacere.
Nel frattempo scaldare la teglia di terracotta, di ghisa o anche antiaderente come nel mio caso, una volta calda porre le piadine sopra di essa per qualche minuto girandole tramite un coltello a lama lunga, ultimata la cottura farcire a piacere.
Per i Crescioni invece occorre preparare il ripieno dello stesso, possono essere farciti con zucca e patate, spinaci, erbette o pomodoro e mozzarella...
Per chiudere i crescioni vengono usati rebbi di una forchetta per schiacciarne bene i bordi in modo che il compenso non fuoriesca.
Come per le piadine anche i crescioni vengono cotti sulla teglia sinché la superficie non diventa leggermente dorata.
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